Si svolgerà domenica 26 gennaio, alle ore 18.30 presso il Teatro Sociale di Fasano, l’evento culturale che vedrà protagonista il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi e la sua ultima produzione letteraria: “Leonardo. Il genio dell’imperfezione” (edito La Nave di Teseo, dicembre 2019). A dialogare con l’autore, in quello che si preannuncia essere un vero e proprio spettacolo d’arte, ci saranno il capo redattore per la Gazzetta del Mezzogiorno, Vincenzo Sparviero, e l’editrice della testata giornalistica GoFasano, Laura De Mola.

Il critico d’arte, nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, compone un ritratto inedito del genio italiano per eccellenza, raccontandone le imprese e le opere, il contesto artistico in cui è cresciuto e la straordinaria risonanza che ha avuto nei secoli, passando attraverso Duchamp e Dalì, così da giungere fino ai nostri giorni.

La presenza di Vittorio Sgarbi a Fasano, fortemente voluta dall’imprenditrice ed editrice fasanese Laura De Mola, è solo l’inizio di un ampio calendario di eventi culturali promossi dallo store Mondadori che ha da poco inaugurato la sua apertura. La stessa De Mola, conscia dell’importante livello culturale profuso dal critico, ha voluto che fosse affiancato da una figura rilevante del giornalismo locale, affidando di fatti al capo redattore della Gazzetta del Mezzogiorno, Vincenzo Sparviero, il compito di dialogare con l’autore.

“Perché noi sentiamo Leonardo così vicino e così presente e vivo? È un artista che può determinare soggezione, perché nessuno dubita che Leonardo abbia un genio che lo rende diverso dagli altri uomini; però, quella di Leonardo è una diversità che non comporta lontananza e distacco. Questo accade, credo, perché Leonardo – spiega Sgarbi nel suo libro – è un artista imperfetto. Leonardo assomiglia a noi uomini che non siamo geni assoluti. Ciò che caratterizza Leonardo è un continuo sforzo di capire il mondo, di sperimentare ma senza mai arrivare a compimento e senza mai scegliere una disciplina in cui manifestare o portare a compimento tutta la sua capacità. Il tentativo in lui è stato sempre più urgente che non la realizzazione. Il pensiero più forte e importante che non la realizzazione. Leonardo è il genio dell’imperfezione, un geniale dilettante. Forse è questo a rendercelo così vicino: sapere che in fondo ha sbagliato”.

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