Chiunque visiti la Puglia porta con sé un pezzo della sua tradizione culinaria: le orecchiette!

Le orecchiette sono un simbolo della Puglia, sono un assaggio d’obbligo per chi viene a visitarci. Per questo motivo abbiamo deciso di farVi vivere l’esperienza della preparazione della pasta fresca pugliese. Abbiamo scelto come “insegnante” una delle depositarie di questa tradizione culinaria: Mamma Anna, che Vi svelerà la Sua ricetta per preparare le autentiche orecchiette.

Da sempre le donne in Puglia preparano in casa, ogni domenica, la pasta fresca. Mamma Anna ne è l’esempio. Con Lei e con Voi rivivremo l’esperienza della preparazione delle orecchiette. Non è difficile imparare a farle, è difficile semmai farlo con la rapidità e naturalezza con cui lo fa Anna. Ma la sua è un’esperienza accumulata in tanti anni di pratica!

Anna Vi mostrerà come si fa la massa per preparare la pasta e come si produce la singola orecchietta.

La preparazione

Iniziamo con la massa: semola di grano duro e acqua tiepida (nel nostro caso specifico abbiamo usato 250 grammi di semola e 100 ml di acqua). L’impasto deve essere fatto a mano sul tavoliere (o spianatoia) rigorosamente ruvida, meglio se un po’ usata.

Mettiamo la semola sulla spianatoia, facciamo un buco al centro e piano piano aggiungiamo l’acqua tiepida a circa 40°-45°. Bisogna impastare per almeno 15 minuti, allungando l’impasto col palmo delle mani, spingendolo con forza, arrotolandolo su sé stesso, ruotandolo di 90° e ricominciando a stenderlo con la sola forza delle mani. Tutto questo fino ad ottenere un impasto liscio, elastico e sodo. Poi Lasciamolo riposare per una mezz’ora circa, coperto da un canovaccio in cotone appena umido, anche se durante la nostra preparazione saremo un po’ più rapidi.

Passati i 30 minuti viene la parte più bella: la pasta fresca prende forma e diventa orecchietta!

Prendiamo la pasta e dopo averne tagliata un pezzo cominciamo a farne dei piccoli cordoni spessi un cm circa. Direttamente dal cordoncino facciamo un taglio e, trascinando questo piccolo pezzo di pasta, ecco la magia: viene fuori la prima orecchietta. All’inizio si avranno forme non proprio perfette come quelle di Anna ma comunque con la pratica diventeranno sempre più perfette!

Un po’ di storia

Le origini sono da ricercarsi in Puglia e Basilicata, probabilmente nella zona barese, dove fin dal lontano Medioevo si produceva una pasta simile utilizzando il grano duro del Tavoliere. Si trattava di una pasta molto spessa e a forma di dischi, incavata al centro mediante la pressione del dito pollice: questa forma particolare ne facilitava l’essiccazione, e quindi la conservazione per fronteggiare i periodi di carestia.

Sembra anche che ne venissero imbarcate grandi quantità sulle navi che si accingevano ad affrontare lunghi viaggi. In seguito, a partire dall’entroterra barese, sarebbero state diffuse in tutta la Basilicata e la Puglia con il loro nome attuale dagli Angioini, dinastia che nel Duecento dominava le terre di queste regioni.

La ricetta tipica regionale è quella che le vede insieme alle cime di rapa. Ma è tipica anche la variante che le vede insieme a sugo di pomodoro (con o senza spezzatino di carne o polpette o brasciole) e/o ricotta forte di pecora.

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